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La norma UNI TS 11300

Prestazioni energetiche degli edifici: RAFFRESCAMENTO

L'inchiesta pubblica si è conclusa il 6 luglio per la norma recante “Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva”, inclusa nel piano europeo sulle prestazioni energetiche degli edifici.

La norma parte 3 fornisce dati e metodi per la determinazione dei rendimenti e dei fabbisogni di energia dei sistemi di climatizzazione estiva.

La specifica tecnica si applica unicamente ad impianti fissi di climatizzazione estiva con macchine frigorifere azionate elettricamente.
Il progetto di norma si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti:
- per il solo raffrescamento;
- per la climatizzazione estiva.

La prestazione energetica di un edificio esprime la quantità di energia primaria richiesta per la sua climatizzazione degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria in condizioni di riferimento per quanto riguarda i dati climatici, le temperature interne ed il consumo di acqua calda sanitaria.
La determinazione della quantità di energia primaria richiesta per la climatizzazione estiva si basa sul valore del fabbisogno di energia termica utile QC,nd dell’edificio calcolato in condizioni ideali (temperatura uniforme in tutto il volume climatizzato) per la stagione estiva e prevede una procedura che porta ad individuare, su base mensile estesa a tutta la stagione di raffrescamento, le seguenti grandezze:

1. il coefficiente di prestazione medio mensile ηmm e stagionale ηms del sistema di produzione dell’energia frigorifera

2. il fabbisogno di energia primaria QC,P necessaria per il raffrescamento dell’edificio (eventualmente maggiorata del fabbisogno di energia termica utile dovuto ai trattamenti dell’aria) in base al tipo e alle caratteristiche dell’impianto previsto o installato.
La procedura di calcolo:

- include sia la valutazione delle perdite di distribuzione, regolazione ed emissione dell’impianto di climatizzazione estiva (rendimenti di distribuzione, regolazione ed emissione) sia gli eventuali risparmi dovuti a recuperi di calore, o altro;
- fa riferimento alla configurazione impiantistica adottata includendo nel calcolo anche il consumo energetico delle apparecchiature per la distribuzione dei fluidi termovettori (pompe e ventilatori) e l’eventuale presenza di altri accessori (post-riscaldatori elettrici, umidificatori, ventilatori per il ricambio igienico dell’aria, ecc.);
- valuta il fattore di carico per l’individuazione delle condizioni a carico parziale delle macchine in relazione al comportamento edificio-impianto.


 

 


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