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Il concetto di economia circolare applicato al mondo dei misuratori fiscali

Se funziona perchè buttarlo

Il Parlamento Europeo il 4 luglio 2017 ha emesso la risoluzione "una vita utile più lunga per i prodotti: vantaggi per consumatori e imprese".

In base a questa risoluzione il Parlamento Europeo sottolinea come bisogna trovare un equilibrio tra estensione della vita utile dei prodotti, conversione dei rifiuti in risorse, simbiosi industriale, innovazione, domanda dei consumatori, protezione dell’ambiente e politica di crescita in tutte le fasi del ciclo dei prodotti. Ritiene, inoltre, che lo sviluppo di prodotti sempre più efficienti sotto il profilo delle risorse non debba incoraggiare vite utili brevi o lo smaltimento prematuro degli stessi.

In questa ottica i servizi che offre l’Organismo di Ispezione di Consorzio Servizi Qualificati sono il giusto compromesso tra prodotti affidabili e allungamento della vita utile.

Il DM 93/2017 ha esteso il concetto di verifica periodica a tutti gli strumenti di misura soggetti alla normativa nazionale e europea utilizzati per funzioni di misura legali. L’entrata in vigore di questo decreto, a nostro parere, non è sempre stata interpretata nel modo corretto dalle aziende distributrici. Alcuni distributori, infatti, raggiunta la scadenza prevista dal decreto, preferiscono procedere alla sostituzione del misuratore piuttosto che sottoporlo a verifica.

Questa prassi mal si sposa con gli obiettivi espressi dal Parlamento Europeo nella risoluzione sopra menzionata.

L’Organismo di Ispezione di Consorzio Servizi Qualificati attualmente è accreditato per la verificazione periodica dei seguenti strumenti:

  • Contatori gas
  • Contatori acqua
  • Contatori di energia
  • Dispositivi di conversione del volume di gas

In base all’esperienza accumulata nella verificazione periodica di questi strumenti abbiamo potuto osservare come solo una percentuale residuale di strumenti non raggiunge l’esito positivo della verificazione.

La stragrande maggioranza degli strumenti verificati risulta idonea per essere utilizzata fino alla nuova scadenza, variabile in base alla tipologia di strumento, ma comunque pari a diversi anni di vita utile. Anche la durata della batteria non rappresenta un vincolo per giustificare la sostituzione dell’intero misuratore, infatti, durante le fasi di verifica possono essere effettuate anche le normali operazioni di manutenzione, compresa la sostituzione delle batterie di alimentazione.

Un altro dei concetti espressi dal Parlamento Europeo nella risoluzione del 4 luglio 2017 è quello di agevolare, da parte dei costruttori, la disponibilità di pezzi di ricambi, la facilità di effettuare riparazioni e l’intercambiabilità dei componenti.

In tema di riparabilità degli strumenti ci preme sottolineare che sempre la risoluzione del Parlamento Europeo sottolinea l’importanza di salvaguardare l’opzione di recarsi presso un riparatore indipendente, ad esempio scoraggiando da parte dei costruttori soluzione tecniche, di sicurezza o software che impediscano la riparazione al di fuori dei circuiti autorizzati.

Sempre nell’ottica di perseguire la sostenibilità ambientale, attualmente Consorzio è alla ricerca di un patner a cui affidare le batterie esauste dei misuratori che garantisca il loro riutilizzo anche in campi diversi da quelli di origine.