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IDROELETTRICO

IDROELETTRICO


L'ENERGIA IDROELETTRICA è stata per molti anni la base che ha consentito lo sviluppo dei paesi che potevano disporre di salti d'acqua. Ora lo sviluppo è legato all'utilizzo in piccola scala.

In Italia lo sfruttamento dell’energia idraulica per la produzione di energia elettrica ha rappresentato la base dell’elettrificazione del paese e può contare su una tecnologia matura e sulla durata delle opere civili connesse agli sbarramenti per la creazione di dislivelli.

 
Ancora oggi l’acqua rappresenta la fonte energetica rinnovabile più consistente e contribuisce a soddisfare circa il 15% della richiesta di energia elettrica nazionale.
Questa lunga storia di sfruttamento della risorsa idrica ha fatto si che non ci siano ulteriori margini di sviluppo per grandi impianti idroelettrici che, sebbene non producano emissioni inquinanti durante il loro funzionamento, necessitano della costruzione di opere che hanno un grosso impatto ambientale sul paesaggio, sulla difesa del suolo e sugli altri utilizzi della risorsa idrica.

Maggiori possibilità di sviluppo esistono al contrario per il cosiddetto mini-hydro, ovvero piccoli impianti con potenze fino a 10 MW che presentano alcuni vantaggi:

    • un limitato impatto ambientale;
    • una modesta richiesta di manutenzione;
    • un alto rendimento di conversione energetica.

Le piccole centrali idroelettriche possono, inoltre, essere facilmente integrate in sistemi di utilizzo plurimo delle risorse idriche come ad esempio gli acquedotti ed i sistemi di irrigazione.


Gli impianti mini-hydro si suddividono in:

    • micro impianti, P < 100 kW;
    • mini impianti, 100 kW < P < 1.000 kW;
    • piccoli impianti, 1.000 kW < P < 10.000 kW.

Nel 2003 secondo i dati del GRTN (Gestore Nazionale Rete Trasmissione) erano attivi:

    • 1.122 impianti da 0 a 1 MW;
    • 583 impianti da 1 a 10 MW.

Questi impianti hanno contribuito alla produzione di circa 8.000 GWh/anno equivalenti al 20% dell’intera produzione idroelettrica.
Nei documenti programmatici che riguardano le fonti rinnovabili il mini-hydro è considerato come uno dei settori dove è possibile operare maggiori sviluppi: infatti, a fronte di 2.300 MW installati gli obiettivi del 2012 prevedono una potenza installata di 3.000 MW.


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