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Benessere e risparmio

Benessere e risparmio

La voce "riscaldamento" costituisce da sempre una delle principali spese del bilancio condominiale, nonché uno dei maggiori elementi di discussione nelle assemblee condominiali, soprattutto per quanto attiene alle differenti esigenze dei condomini in termini di orari di accensione, spegnimento, regolazione della temperatura e pagamento delle spese.

Inoltre, spesso i malumori sono generati da squilibri ngli apporti di calore ai diversi appartamenti per cui quelli dei piani intermedi sono generalmente favoriti mentre quelli degli ultimi piani o che hanno pareti verso locali non riscaldati (quali cantine, box, ecc.) hanno apporti di calore non sufficineti a mantenere una temperatura confortevole.

 

Autonomia e indipendenza rappresentano da sempre i principali benefici ricercati nella gestione del riscaldamento all'interno di un condominio. In risposta alla ricerca di detti benefici è stata favorita in passato la "corsa al termoautonomo", la quale rappresenta da un punto di vista tecnico una scelta energeticamente discutibile (costi di impianto e di esercizio più elevati, minor rendimento, maggiore inquinamento e minor sicurezza) rispetto all'utilizzo di un generatore di calore unico per tutto il condominio, ma per l'autonomia e l'indipendenza spesso trascura il risparmio.

La contabilizzazione del calore e la termoregolazione individuale rappresentano la soluzione che garantisca autonomia, indipendenza e risparmio.

Contabilizzazione

La tecnica della contabilizzazione individuale consiste nell'inserimento di un "ripartitore" per ogni corpo scaldante. Il ripartitore viene fissato in maniera da non poter essere smontato se non con l'utilizzo di attrezzi. 

Da un punto di vista metrologico, si tratta di una misura "indiretta di ripartizione". Ovvero non si tratta di una misura diretta di una grandezza fisica (come avviene quando leggiamo il totalizzatore del contatore elettrico che esprime direttamente i KWh consumati) in quanto la misura che viene effettuata dal ripartitore è correlata alla temperatura superficiale del termosifone  la quale è direttamente proporzionale alla quantità di energia effettivamente ceduta all'ambiente dal corpo scaldante. Per consentire il passaggio dalla misura di temperatura a quella di energia deve essere condotta un'operazione di "caratterizzazione" del corpo scaldante considerato che permette di individuare un complesso di indici da impiegare nelle successive procedure di determinazione della quota di consumo di competenza del singolo corpo scaldante.

Termoregolazione

La termoregolazione individuale consiste nella sostituzione della valvola posta normalmente su ogni corpo scaldante con un'altra valvola dotata di testina sensibile alla temperatura ambiente e della possibilità di muovere autonomamente l'attuatore (cioè chiudendo ed aprendo il flusso dell'acqua calda al termosifone) sulla base della temperatura ambiente del singolo locale.

La velocità con la quale l'attuatore reagisce alle differenze di temperatura del locale caratterizzano l'efficacia della valvola in relazione agli scostamenti termici che possono essere determinati dall'insolazione del locale, da un apporto gratuito di calore (vedi ad esempio le cucine) o da una particolare situazione sfavorevole di quel locale.

Il risparmio viene indotto proprio dalla riduzione del flusso del calore in arrivo e dal recupero (ai fini del riscaldamento del locale) dall'apporto gratuito di calore.

Il benessere (confort) è determinato dalla capacità di mantenere la temperatura desiderata (normalmente i 20  +/- 2 C)  in maniera decisamente più precisa rispetto alla regolazione centralizzata.


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